Mittente Franco Nicolò Destinatario Zerbo Gabriel
Data 1552 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Cosenza Luogo di arrivo [Martorano]
Incipit Zerbo mio: Per questa non scrivo come al partire di Catanzaro non si facesse la strada vostra
Contenuto e note Nicolò Franco scrive a Gabriel Zerbo. Non può tenerlo aggiornato sulla sua partenza, "mercé del s. vicario" che non lo lascia risolvere. Scriverà dei suoi stivali: ormai è diventata un'abitudine, ricordandosi della lettera scritta a Napoli agli stivali dell'Arciprete della Rocca dei Casali perché tornassero dal loro padrone. Si rivolge allora agli stivali con tono faceto: li prega di avvisare quando saranno giunti a destinazione. Immagina che loro gli rispondano, dicendo che è un "Poetino mirabile" che a volte fa parlare gli stivali e anche le lucerne. Immagina che intervenga anche Zerbo, padrone degli stessi, che, ritrovandoli, esprima contentezza per il loro ritorno a casa. Franco immagina che gli stivali si rivolgano direttamente a lui chiedendogli come possono essergli utili. Franco allora gli risponde di pregare Zerbo perché gli rimandi indietro un cappello lasciato a Martorano. Infine, torna a rivolgersi a Zerbo, facendogli notare come "è passata tutta l'historia".
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 385v e 387v
Compilatore Federica Condipodero
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