Mittente Zerbo Gabriel Destinatario Franco Nicolò
Data 27/1/1552 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Martorano Luogo di arrivo Cosenza
Incipit Signor Franco dolcissimo, Rinego il mondo, se voi non mi havete havuto da roinare in terzo grado
Contenuto e note Gabriel Zerbo scrive a Nicolò Franco, raccontandogli che la sua lettera, insieme a una di Tommaso delle Macchie, gli è arrivata a casa in un momento in cui lui si trovava fuori, e che è stata quindi aperta dal Monsignore suo padrone. In questa missiva, dal tono ironico, parla di giochi d'azzardo e in particolare del gioco della Primera. Definisce questa sua prolusione "vitiosa" e prega Franco di non farla leggere al signor [Antonio] Soriceo, anche se porge a questi i suoi saluti tramite Franco. Spera di poter tornare a Cosenza, avendo fatto effetto la lettera del Conte [di Popoli, Giovanni Giuseppe Cantelmo] al Vescovo [quello di Cosenza era Taddeo Gaddi]: "ond'io torni a Cosenza, che giornate felici, che notti candide e fortunate vorrò passare?".
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 376r-377r
Compilatore Carmine Boccia; Federica Condipodero
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