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Mittente |
Rocca Lattanzio |
Destinatario |
Franco Nicolò |
Data |
7/11/1551 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Catanzaro |
Luogo di arrivo |
Cosenza |
Incipit |
Io ho collera da dovero, con chi mi pose in mano il diavolo de l'Urinale |
Contenuto e note |
Lattanzio Rocca scrive a Nicolò Franco, prima di tutto complimentandosi per i due sonetti che gli ha mandato, rispettivamente "uno d'Amore et l'altro d'Odio". Dice che entrambi gli piacciono moltissimo, "tanto che in leggergli a vicenda mi par di mettere Crotone al cielo et la Sila a l'Abbisso". Lo prega di fargli avere più spesso suoi testi. Rocca fa dei riferimenti veloci a una raccolta di sonetti contro una città calabrese attribuita a Franco e ancora alla sua "Asinaria". Gli manda anche la risposta alla "Pelaia" di Franco, insieme a una sua orazione dell'Asino. Gli raccomanda un amico, tale Graziano de' Graziani, imprigionato. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 362v-363r |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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