Mittente Strambone Camillo Destinatario Franco Nicolò
Data 16/10/1551 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Taverna Luogo di arrivo Crotone
Incipit Signor mio, se le consolationi, che si donano a gli afflitti da chi consola, fussero come gli unguenti a le piaghe
Contenuto e note Camillo Strambone scrive a Nicolò Franco e lo ringrazia per il ricordo del cavallo, che è per lui lenitivo e di conforto. Che Franco lo abbia ricordato è per lui non solo motivo di grande vanto, ma vera consolazione, "come gli unguenti a le piaghe". Fortunatamente in Calabria non mancano gli animali, quindi potrà facilmente prenderne un altro, avendo anche la disponibilità economica per farlo. Lo ringrazia anche per il sonetto, che non è morto insieme al cavallo, anzi è "vivo co'l'Imagine et co'l luogo". Accenna a un messer Tomasino che lo ha servito come segretario.
Fonte o bibliografia Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 358v-359r
Compilatore Carmine Boccia; Federica Condipodero
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