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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Strambone Camillo |
Data |
12/10/1551 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Crotone |
Luogo di arrivo |
Taverna |
Incipit |
Hier sera, entrati che fummo in Crotone la buona memoria del vostro cavallo |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Camillo Strambone, comunicandogli una triste notizia. La sera precedente, rientrando a Crotone, ha scoperto che il suo cavallo, che era stato affidato al Nocero, era morto. "La cosa è qui, et vanno le prestanze al lor solito, le quali se fusser buone, dice Erasmo ne' suoi proverbi, si potrebbeno gentilmente prestar le mogli". Cerca di confortarlo dicendo che "degli animali ne son per tutto", soprattutto in Calabria, dove la bestiaggine è molto diffusa. Lo esorta a sentirsi rassicurato dal fatto che il cavallo è morto essendo amato, e lo mette in guardia circa la possibilità che Aretino componga qualcosa in sua lode, "non essendo bestia al mondo che egli non si metta a lodar". Gli manda un sonetto di lode della città (non trascritto). |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, c. 358r-v |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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