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Mittente |
Zerbo Gabriel |
Destinatario |
Franco Nicolò |
Data |
17/7/1551 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Martorano |
Luogo di arrivo |
Catanzaro |
Incipit |
Signor Franco da bene: Tutto che io sia compare del'Aretino fui non di meno sempre innamorato |
Contenuto e note |
Gabriel Zerbo scrive a Nicolò Franco. Pur essendo amico e "compare" di Aretino, afferma di essere sempre stato ammiratore di Franco, innamorato del suo "gentile ingegno". Dichiara di aver letto la "Lucerna" e alcune delle "Pistole", in particolare quelle indirizzate a Leone Orsini, e di aver letto anche la "Priapea". Confessa invece di non avere letto il "Marescalco" di Aretino. Dice a Franco che lo può trovare a Martorano (Catanzaro) in compagnia dello zio vescovo. Lo prega di concedergli almeno quattro righe di risposta, e di intercedere presso il Conte di Popoli [Giovanni Giuseppe Cantelmo] perché aiuti Fabrizio Macedonio, che si trova in carcere a Crotone, affinché venga spostato in un carcere più umano. Se Franco potesse aiutarlo, sarebbe "un liberare l'animo mio d'un acerbo pensiero, et quel povero gentilhuomo dalla morte di quello inferno": |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 343v-344r |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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