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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Carafa Tiberio |
Data |
15/9/1550 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Popoli |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
È bello il dubio, et nato da bellissimo ingegno questo che vi piace propormi |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Tiberio Carafa, cercando di sciogliere il quesito da lui posto se sia più necessaria l'invenzione o lo stile per un poeta. Franco prova ad argomentare: se a uno scrittore mancasse l'invenzione, potrebbe comunque dare prova della leggiadria del suo scrivere. In realtà, però, se non ha lo stile come compagno, rischia di sembrare un corpo muto e rude. L'invenzione è il primo schizzo, l'elocuzione invece contiene tutta la bellezza della composizione. Cita Orazio come autore che ha risolto questo dibattito nel dare il suo giudizio sulla natura e sull'arte. L'invenzione appartiene alla natura, lo stile all'arte. Franco conclude la sua argomentazione sostenendo che entrambi gli elementi sono necessari. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 338r-339r |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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