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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Colpano Camillo |
Data |
19/3/1549 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Fondi |
Incipit |
Signor camillo, ecco ch'io vi mando un non so che per no' dire che siano alcune lodi |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Camillo Colpano mandandogli i versi in lode della donna amata promessi mentre si trovava ancora a Fondi. Rievoca il modo in cui è nata la loro amicizia. Nell'ottobre dell'anno precedente si sono trovati a fare un viaggio insieme di ritorno dalla Germania, durante il quale Franco era travestito al punto che sembrava "un raguseo alla fiera di Lanciano", per non incorrere in vendette da parte di sodali dell'Aretino. Colpano, ignaro di trovarsi di fronte all'autore dei sonetti anti-aretiniani, li ha elogiati, raccontando il rumore che hanno ottenuto in Inghilterra. Arrivati in Abruzzo e recatosi Franco dal Conte [Giovanni Giuseppe Cantelmo, Conte di Popoli], si è sparsa la notizia della sua presenza, finché Colpano non si è reso conto di aver viaggiato con il "padre Franco" in persona. |
Fonte o bibliografia |
Città del Vaticano, BAV, Vaticano latino 5642, cc. 306v-307v |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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