Mittente Zancaruolo Carlo Destinatario Franco Nicolò
Data 28/8/1547 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Mantova
Incipit Signor mio. Io ho ricevute, co'l mezzo del'accortissima et vaga lettera
Contenuto e note Carlo Zancaruolo scrive a Nicolò Franco, ringraziandolo dei componimenti che gli ha mandato "co'l mezzo de l'accortissima et vaga lettera", carissime sia per il desiderio di novità, sia per il bisogno che ne aveva. Riferisce che Carlo Gualteruzzi gli ha scritto da Roma per avere elegie ed epigrammi da consegnare al cardinale Santa Croce [Marcello Cervini]. Si dice grato alla diligenza e all'amorevolezza di Franco, e lo definisce beato. La loro amicizia era destinata a nascere perché dall'incontro tra virtù non può che scaturire benevolenza. Si augura che Franco continui a ricercare, raccogliere e inviargli componimenti.
Fonte o bibliografia Nicolò Franco, Epistolario (1540-1548), a cura di D. Falardo, Stony Brook, NY Forum Italicum Publishing, 2007, pp. 596-597
Compilatore Carmine Boccia; Federica Condipodero
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