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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Zancaruolo Carlo |
Data |
6/8/1547 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Mantova |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Quel vero ritratto, che voi medesimo m'havete di voi mandato messer Carlo carissimo |
Contenuto e note |
Nicolò Franco risponde a Carlo Zancaruolo, ricambiando le lodi e dicendogli che, avendo letto alcune sue rime, si era figurato un'immagine di lui del tutto corrispondente a quella mostrata dalla lettera. Accetta di operare una cernita tra le composizioni in suo possesso, "versi toschi et latini", che gli vengono inviati "da diversi spirti in diversi soggetti" perché li corregga. Li farà recapitare presso l'ambasciatore di Mantova Benedetto Agnello oppure presso Troiano Navò. Prescrive di usare "libero arbitrio di porvi la mano". Gli annuncia l'uscita della terza edizione delle 'Rime contro Aretino', stampata a Basilea, comunicandogli che a breve arriverà in Italia e assicurandogli che sarà tra i primi ad averne copia. |
Fonte o bibliografia |
Nicolò Franco, Epistolario (1540-1548), a cura di D. Falardo, Stony Brook, NY Forum Italicum Publishing, 2007, pp. 590-591 |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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