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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Cautano Vincenzo |
Data |
10/8/1547 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Mantova |
Luogo di arrivo |
Benevento |
Incipit |
Le lettere che si scrivono tra gli amici debbono esser gratissime in ogni tempo |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Vincenzo Cautano rammaricandosi per aver ricevuto solo ora una lettera risalente a sei mesi prima. Afferma che le cortesie degli amici non sono come i frutti degli alberi che, per essere gustati, devono essere mangiati subito altrimenti perdono sapore; essi si possono assaggiare in ogni stagione, niente li corrompe. Ha provato somma gioia leggendo la sua lettera, poiché riportava gli avvisi sulla sua buona salute. Spera che questa sua missiva arrivi celermente a lui, allontanando il sospetto di scarsa sollecitudine. Attribuisce la colpa del ritardo ai messi delle epistole e prega Cautano di salutare il fratello Vincenzo. |
Fonte o bibliografia |
Nicolò Franco, Epistolario (1540-1548), a cura di D. Falardo, Stony Brook, NY Forum Italicum Publishing, 2007, p. 566 |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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