|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Beneventano Antonio |
Data |
6/1547 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Mantova |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Io terrò sempre impressa nella memoria, l'allegrezza che voi venerabil padre |
Contenuto e note |
Nicolò Franco risponde a frate Antonio, beneventano, che gli ha scritto per lodarlo. Franco non si reputa degno degli elogi ricevuti, venendo da un uomo di Dio. Dice che a contribuire maggiormente alla gloria della patria comune è proprio chi vive ogni giorno in Cristo e che, lodandolo, si mostra degno di elogi anche a parole. Definisce di raro stile sia la lettera che il sonetto ricevuti. Franco svolge poi alcune considerazioni sulla fede che sembrano sincere, attribuendo al frate la virtù della divina bontà, che guida i suoi comportamenti. Vorrebbe avere il frate più vicino, così da potersi confessare presso di lui ogni ora. |
Fonte o bibliografia |
Nicolò Franco, Epistolario (1540-1548), a cura di D. Falardo, Stony Brook, NY Forum Italicum Publishing, 2007, pp. 529-530 |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|