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Mittente |
Catalano Pietro |
Destinatario |
Franco Nicolò |
Data |
13/2/1546 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Trento |
Luogo di arrivo |
Mantova |
Incipit |
Tutto quel poco, Signor' Honorando che io pur dianzi scrissi a vostra signoria non fu per consiglio dargli |
Contenuto e note |
Pietro Catalano scrive a Nicolò Franco dicendosi contento della possibilità di discorrere con lui. Sa che è sciocco provare a "torvi l'arme di mano", ma tenta ugualmente di convincerlo a desistere dalle vendette. Pur consapevole che il furore di Franco è motivato, gli ricorda che ha già punito chi lo meritava. Tra l'altro, converrebbe provare a non dare gloria ai tristi fuori dalla patria, anche se si tratta di una città che un tempo aveva fregiato con i suoi comportamenti giusti. Ha fatto un "fregio perpetuo" con le armi che non sono sue (quindi con il ferro e non con la penna) a chi gli aveva fatto un affronto. Lo invita piuttosto a dedicarsi alle stampe delle opere già finite da un lato, e dall'altro al completamento delle opere non ancora terminate, tra cui attende con particolare trepidazione le rime amorose. |
Fonte o bibliografia |
Nicolò Franco, Epistolario (1540-1548), a cura di D. Falardo, Stony Brook, NY Forum Italicum Publishing, 2007, pp. 474-475 |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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