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Mittente |
Grosso Bartolomeo |
Destinatario |
Franco Nicolò |
Data |
13/8/1545 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Novara |
Luogo di arrivo |
Casale Monferrato |
Incipit |
Se l'amore ch'io vi porto, potesse per accidente alcuno accrescere veramente la nostra amorevolissima |
Contenuto e note |
Bartolomeo Grosso scrive ancora a Nicolò Franco e lo ringrazia sia per la lettera piena di umanità, dolcezza e cortesia, sia per il "nodo d'amicitia" che ha fatto nascere. Sebbene sia per natura poco cerimonioso, gli si offre come servitore. Lo ringrazia per l'invio delle "Rime marittime", che gli hanno guadagnato il giudizio entusiasta di Giovan Battista Piotto e altri che a Novara le hanno lette. Di Franco elogia anche la lettera, nella quale si trovavano "Parnaso, Apollo et le Muse". Ricambia il dono poetico coll'invio di sonetti composti per la "dolce nimica", cioè per la donna amata. |
Fonte o bibliografia |
Nicolò Franco, Epistolario (1540-1548), a cura di D. Falardo, Stony Brook, NY Forum Italicum Publishing, 2007, pp. 429-430 |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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