Mittente Franco Nicolò Destinatario Bottazzo Giovan Giacomo
Data 1543 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Casale Monferrato Luogo di arrivo Casale Monferrato
Incipit Questo è certissimo, Messer Gioan Jacomo, che se i buoni par vostri non m'havessero amore
Contenuto e note Con tono autocelebrativo Nicolò Franco scrive a Giovan Giacomo Bottazzo, compagno di rime in seno all'Accademia degli Argonauti. Di fatto tutta la lettera si configura come una lunga invettiva contro Pietro Aretino e svolge i temi soliti della sua polemica come l'odio per i ribaldi e la lotta contro l'invidia. Aretino viene descritto come "'ignorantuzzo", "scrivanuzzo", colpevole di "homicidii et ladrarie". Ironicamente concede che nella bottega del padre di Pietro, formaggiaro, vengano usate le sue carte per avvolgere il formaggio.
Fonte o bibliografia Nicolò Franco, Epistolario (1540-1548), a cura di D. Falardo, Stony Brook, NY Forum Italicum Publishing, 2007, pp. 226-228
Compilatore Carmine Boccia; Federica Condipodero
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