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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Salviati Giovanni, cardinale |
Data |
5/1543 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Casale Monferrato |
Luogo di arrivo |
[Roma] |
Incipit |
Il gridarvi la fama pubblica futuro Pontefice è qualche testimone de la vostra bontà |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Giovanni Salviati, nipote di Leone X e da lui creato protonotario, poi divenuto cardinale. Al momento della composizione e dell'invio della lettera, Salviati poteva ben sperare di salire al soglio pontificio, il che poi non avvenne, nel 1549, per l'opposizione di Carlo V. Nella prima parte della missiva, infatti, Franco è molto cerimonioso, e si sofferma soprattutto sulla bontà dell'interlocutore, a cui "la fama annuntia la mitra suprema". Nella seconda parte, invece, passa a ringraziarlo per aver reso onore alla memoria di Ascanio, ucciso brutalmente, a cui ora rivolge il suo "divino aiuto". In particolare, lo ringrazia per aver nominato come successore nel ruolo di arcidiacono il nipote. La lettera si chiude con l'augurio che, una volta salito al soglio pontificio, Salviati possa beneficare Franco. |
Fonte o bibliografia |
Nicolò Franco, Epistolario (1540-1548), a cura di D. Falardo, Stony Brook, NY Forum Italicum Publishing, 2007, pp. 219-220 |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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