Mittente Franco Nicolò Destinatario Bottazzo Giovan Giacomo
Data 5/1543 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Casale Monferrato Luogo di arrivo Casale Monferrato
Incipit Ho letto et non senza lagrime, la lagrimevole accusa da voi fatta ai giudici
Contenuto e note Nicolò Franco scrive a Giovan Giacomo Bottazzo, amico di Casale e membro dell'Accademia degli Argonauti, autore di alcune delle Rime marittime che apparvero nel volume edito da Ruffinelli nel 1547. La lettera, una consolatoria, rievoca la morte cruenta del comune amico Ascanio, arcidiacono, ucciso dai suoi stessi servi. In un primo momento Franco rimprovera Bottazzo per aver rivolto delle parole agli assassini, dato che, essendo scellerati e tristi, non meriterebbero alcuna parola ad eccezione della condanna dei giudici. L'amico Ascanio non sarà mai compianto quanto meriterebbe, mentre il servo traditore non sarà mai giustamente punito per la sua malvagità. A un certo punto si rivolge direttamente ad Ascanio. Poi, tornando a parlare a Bottazzo, lo esorta a unire i loro dolori per cercare di resistere insieme.
Fonte o bibliografia Nicolò Franco, Epistolario (1540-1548), a cura di D. Falardo, Stony Brook, NY Forum Italicum Publishing, 2007, pp. 216-218
Compilatore Carmine Boccia; Federica Condipodero
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