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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Moccia Bernardino |
Data |
20/1/1542 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Casale Monferrato |
Luogo di arrivo |
Milano |
Incipit |
Egli è il vero, che nel'uscire dela mia Patria già sono sett'anni mi finsi peregrino |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Bernardino Moccia. Gli comunica di non potergli consegnare le stanze del Pellegrino riformato, non possedendolo. Dalla lettera si evincono alcuni dati sulla biografia e sulla produzione perduta di Franco: che sono già sette anni che ha lasciato la nativa Benevento; e che le stanze in questione furono composte al momento della partenza per Venezia. Franco chiama a testimone di quanto dice Giovanni Antonio Mansella, suo amico e letterato beneventano, che gli aveva pure richiesto nei giorni precedenti la stessa opera, e anche a lui Franco aveva comunicato l'impossibilità di consegnargliela. Franco fa riferimenti ironici ai mancati donativi del Marchese, introducendo nella corrispondenza il lessico dell'avarizia. |
Fonte o bibliografia |
Nicolò Franco, Epistolario (1540-1548), a cura di D. Falardo, Stony Brook, NY Forum Italicum Publishing, 2007, p. 124 |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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