Mittente Franco Nicolò Destinatario
Data 1542 Tipo data congetturale
Luogo di partenza [Casale Monferrato] Luogo di arrivo
Incipit Quanto ho sempre amato il vostro bell'animo tanto vo a quest'hora lodando l'accorto giudizio
Contenuto e note Nicolò Franco si rivolge a un interlocutore che rimane oscuro. Il tema della lettera è piuttosto criptico: Franco afferma di amare l'animo e il buon giudizio del suo corrispondente, facendo poi riferimento al carattere effimero di tutte le cose, vane per natura. Esorta poi il suo interlocutore a saper sia ridere che piangere, come hanno fatto Cesare e Annibale; come esempi contrastivi cita Democrito ed Eraclito, che invece seppero soltanto, rispettivamente, ridere e piangere. Franco menziona poi tale Lodovico B., probabilmente da identificare con Lodovico Borghi.
Fonte o bibliografia Nicolò Franco, Epistolario (1540-1548), a cura di D. Falardo, Stony Brook, NY Forum Italicum Publishing, 2007, p. 115
Compilatore Carmine Boccia; Federica Condipodero
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