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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Ravino Antonio |
Data |
7/1541 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Casale Monferrato |
Luogo di arrivo |
Genova |
Incipit |
Anzi ch'io vi paressi un pulce, uoi mi pareste un pidocchio |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive a Antonio Ravino una lettera polemica, in cui sviluppa un'invettiva contro i pedanti, al novero dei quali appartiene il suo interlocutore. Franco risponde alla definizione di "pulce" datagli da Ravino dicendogli che lui è un "pidocchio", che morde stando fermo. Franco conduce un'aspra critica al suo destinatario, colpevole di pedanteggiare. Fa una descrizione ironica del maestro e del suo abbigliamento, sempre munito di penna e calamaio per mostrare l'ABC agli scolari. Franco ironizza anche sulla possibilità che Ravino abbia una relazione con la moglie del padrone di casa, madre dei suoi studenti. Lo esorta a fare "più tosto lo stallone che il ruffiano". |
Fonte o bibliografia |
Nicolò Franco, Epistolario (1540-1548), a cura di D. Falardo, Stony Brook, NY Forum Italicum Publishing, 2007, pp. 74-76 |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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