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Mittente |
Franco Nicolò |
Destinatario |
Passero Marcantonio |
Data |
18/6/1540 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Egli è sì chiaro il vostro amor verso me che non è questa la prima certezza |
Contenuto e note |
Nicolò Franco scrive al libraio Marcantonio Passero, dichiarandosi stupito per la "gloria" in cui l'interlocutore tiene la sua amicizia. Per mostrargli con quanta soddisfazione ha letto le sue lettere, si dice incredulo all'idea che le sue lettere "feciono cotanto strepito" a Napoli; il riferimento è alle 'Pistole vulgari'+K12, edite nel 1539 a Venezia per i tipi di Antonio Gardane. Franco si dilunga in una manifestazione di dubbio rispetto al successo delle sue lettere, che giudica prive di quegli orpelli che destinavano un libro al successo. Fa poi riferimento, con orgoglio, all'apprezzamento avuto da Luigi Tansillo (letterato al servizio del Viceré di Napoli, considerato per la sua produzione lirica il massimo esponente del petrarchismo meridionale) e da Giovanni Tommaso Filocalo (insegnante privato della famiglia d'Avalos, era attivo anche nello Studio di Napoli). Consapevole della cortesia e della fiducia mostrata dal libraio Passero, al quale "cape nell'animo d'investire dell'opre mie la bottega vostra", Franco si propone di scrivere e dare alle stampe altri testi. Annuncia poi il proposito di partire da Venezia entro quattro giorni, in ciò rassicurando l'interlocutore del fatto che, anche da lontano, non mancherà di mantenere quanto promesso. |
Fonte o bibliografia |
Nicolò Franco, Epistolario (1540-1548), a cura di D. Falardo, Stony Brook, NY Forum Italicum Publishing, 2007, pp. 51-53 |
Compilatore |
Carmine Boccia; Federica Condipodero |
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