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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Lollino (Lolin) [Luigi (Alvise)], monsignore, vescovo di Belluno |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
Cividal di Belluno |
Incipit |
Et per sua propria gentilezza, et per il desiderio, ch'egli ha della mia sodisfattione |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive a monsignor Luigi Lollino (Alvise Lolin) [1552-1625, nominato vescovo nel 1596 da papa Clemente VIII] per scusarsi di non poter accettare l'incarico che gli offre [ossia predicare a Belluno per l'anno 1613]. Sostiene che il signor Paolo Savi ha chiesto che egli venisse chiamato a predicare dal pulpito della cattedrale di Belluno per l'anno 1613, per la propria gentilezza e per il desiderio di vederlo soddisfatto. Querini, però, afferma di aver già "impegnata la parola" per un altro incarico. Si dichiara obbligato nei confronti del vescovo per "questa improvisa gratia", che è consapevole di non meritare e che non ritiene sminuita dalla sua impossibilità di accettarla. [Cividal di Belluno è l'antico nome di Belluno]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Complimenti"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 104v. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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