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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Querini (Quirini) Vincenzo |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
[Cividale del Friuli] |
Incipit |
È Così falsa la relatione fatta di me a Vostra Signoria Clarissima |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive a Vincenzo Querini (Quirini) [cugino di Marcantonio, figlio dello zio paterno Sebastiano Querini, 1583-1620], provveditore a Cividale del Friuli [nel 1559 la Serenissima Repubblica di Venezia decise di separare Cividale del Friuli, antica capitale friulana, dal resto del territorio e di affidarla ad un provveditore]. Si dimostra dispiaciuto che Vincenzo abbia prestato attenzione alle false relazioni sul suo conto. Dichiara di provare per lui un affetto fraterno e di stimarlo come "patrone". Spera che il cugino, in futuro, non cadrà più in simili sospetti, dal momento che preferisce impegnarsi a cercare occasioni di servirlo, piuttosto che perderle. Lo prega di abbandonare ogni sospetto e di amarlo come al solito. [Non si trovano notizie certe sulla data di nomina di Vincenzo Querini a provveditore, ma si conosce una sua relazione presentata al senato di Venezia e datata 25 ottobre 1613: sapendo che la carica aveva un tempo determinato e limitato, si può ritenere che la lettera sia stata composta tra il 1611 e il 1613]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Giustificare"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 101r. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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