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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Quirini Andrea |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Este |
Luogo di arrivo |
Arsego [San Giorgio delle Pertiche] |
Incipit |
Et chi non saprebbe imitar Vostra Signoria Clarissima, et imparar da lei |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive ad Andrea Quirini [cugino di Marcantonio, figlio dello zio paterno Sebastiano Querini, 1580-1616] rimproverandolo in modo scherzoso per non aver svolto quanto concordato [Andrea aveva promesso di inviare a Marcantonio una carrozza per portarlo da Venezia ad una località non meglio identificata]: evidentemente Andrea è molto bravo a fare inviti, ma non altrettanto a mantenere le promesse. Se Marcantonio avesse atteso la carrozza inviata da Andrea, avrebbe passato il mese di agosto a Venezia. Ha trovato, invece, un cavallo, "il superbo Frontino del nostro Ruggiero" [riferimento all''Orlando furioso' di Ludovico Ariosto: Frontino è il cavallo di Ruggero], che però Marcantonio e il servitore hanno faticato molto a mattere sulla strada del ritorno, perché il cavallo non accettava le "lusinghevoli blanditie" dei due. Prega Dio che possa perdonare l'errore del cugino e che gli faccia cambiare comportamento, in modo da non dover faticare tanto per andare a trovarlo. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Riprendere"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, cc. 100r-100v. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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