Mittente Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) Destinatario N. Giovanni
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Este Luogo di arrivo Venezia
Incipit Quando l'accidente occorso all'Illustrissimo Signor fratello di Vostra Signoria Clarissima
Contenuto e note Marcantonio Querini scrive al signor Giovanni N. [il cognome del personaggio è volutamente omesso] in riferimento ad un non meglio specificato "accidente" capitato al fratello [del signor Giovanni; personaggio non identificato]. Querini ammette che potrebbe porgere la sua "condoglienza" se questo "accidente" arrecasse una perdita considerevole, o un danno alla reputazione. Ma la "Fortuna" è mutevole e a qualcuno apporta imbarazzo più che svantaggio. Quindi, Querini ritiene più adeguato consolare il signor Giovanni, anziché condolersi con lui. Che il signor Giovanni mostri "un soverchio dolore in perdita sì leggiera" offende, invece, "la sua molta prudenza", perchè l'accaduto potrebbe avere esiti diversi [da quelli immaginati]. [Querini sta sostanzialmente consigliando di attendere l'esito degli eventi, prima di dolersi di possibili esiti negativi]. [Come si ricava dalla lettera con incipit "Siamo giunti al bramato Castello, et amorevolmente dal fattore di Vostra Signoria Clarissima, ricevuti", Querini si trova ospite della famiglia Contarini a Este, presso villa Contarini degli Scrigni, detta anche Vigna Contarena. La villa, circondata da un grande parco con alberi da frutto e viti, era utilizzata dai Contarini per ricevere gli amici]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Consolare"].
Fonte o bibliografia Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, cc. 99v-100r.
Compilatore Barozzi Elisa
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