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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Massimi Giustiniano (Giustiniani) Camillo |
Data |
1611 |
Tipo data |
Congetturale |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
Bologna |
Incipit |
Con quella prestezza, ch'io devo mostrare in servitio di Vostra Signoria Illustrissima |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive al signor Camillo Massimi Giustiniano (Giustiniani). Afferma di aver allegato alla lettera il 'Sonetto' [testo di Marcantonio Querini di cui si ha notizia solo qui, probabilmente perduto] composto per l'elezione di Alessandro Giustiniano (Giustiniani) al Principato di Genova [Alessandro Giustiniani Longo, 1554-1631, doge di Genova dal 1611 al 1613]. Come si conviene a un devoto servitore quale si ritiene essere Querini, si congratula con il signor Camillo [non si riesce a risalire alla parentela tra Camillo e Alessandro] per la nomina ottenuta, che non solo dimostra i meriti di Alessandro Giustiniani, ma esalta anche il cardinale "suo zio" [Benedetto Giustiniani, 1554-1621, creato cardinale da papa sisto V nel 1586] e lo stesso signor Camillo. Prega il cielo di concedergli ogni bene. [La lettera è da ritenersi composta nel 1611, data di elezione di Alessandro Giustiniani a doge di Genova]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è erroneamente indicata due volte, posta sotto il capo di "Congratularsi" e di "Materie miste". Si ritiene più probabile la prima collocazione]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, cc. 96v-97r. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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