Mittente Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) Destinatario N. N.
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Milano
Incipit Le mie spesse, et modeste lamentationi procedono dalle vostre inaspettate, et stravagantissime risolutioni
Contenuto e note Marcantonio Querini scrive al signor N. N. [il nome del personaggio è volutamente omesso], per rimproverarlo di un comportamento scorretto non meglio specificato [e di cui Querini si è già lamentato in precedenza]. Afferma che le lamentele derivano dalle sue "inaspettate, et stravagantissime risolutioni". Il signor N., infatti, non solo si trova in torto, ma si è guadagnato anche la contrarietà di amici e compaesani, ai quali Querini suggerisce di dare ascolto. Lo invita, poi, a non lagnarsi con suo "fratello" [dalle notizie recuperate, Querini non ha fratelli: congetturalmente si riferisce qui ad un confratello, conosciuto dal signor N.], ma di prendersela piuttosto con la propria "dura opinione", che lo rende "incapace di ragione", poco assennato e bugiardo. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Materie velate"].
Fonte o bibliografia Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 96r-96v.
Compilatore Barozzi Elisa
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati