Mittente Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) Destinatario Delfino (Dolfin, Delfin) [Giovanni], cardinale
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Venezia
Incipit Io veggo giornalmente accrescersi il colmo de gl'oblighi, che tengo a Vostra Signoria Illustrissima
Contenuto e note Marcantonio Querini scrive al cardinal Delfino [Giovanni Dolfin, 1545-1622, creato cardinale nel 1604] affermando che vede quotidianamente accrescersi gli obblighi nei suoi confronti. Lo ringrazia in particolare per le lettere da lui presentate al cardinale [Filippo] Spinelli [1566-1616, creato cardinale nel 1604 da papa Clemente VIII] in suo favore [si comprende dal testo della lettera che il cardinale Delfino ha raccomandato Querini al cardinale Spinelli]. In seguito alla sua raccomandazione, Querini si è visto onorato dall'aver ricevuto "qualche commandamento" dal cardinale Spinelli. Riporta, in particolare, che nei giorni precedenti il cardinale Spinelli gli ha chiesto di ragguagliarlo riguardo "gl'honori, accoglienza, et qualità del donativo" fatto al cardinal Delfino dalle "Altezze di Firenze" [congetturalmente si fa riferimento ad un incontro tra il granduca di Toscana e il cardinale Delfino, ma non essendo possibile datare con certezza la lettera, resta il dubbio se Querini si riferisca a Ferdinando I de' Medici, granduca di Toscana fino al 1609, o al figlio Cosimo II de' Medici, granduca di Toscana dal 1609 al 1621]. Dichiara di aver reperito le informazioni ricercate grazie al "Signor Residente" [funzionario della Serenissima Repubblica di Venezia residente a Napoli] e di averle poi riferite al cardinal Spinelli. Dichiara inoltre che, dal cardinal Spinelli, ha avuto l'incarico di "far riverenza", in sua vece, al cardinal Delfino. Lo supplica, infine, di continuare a considerarlo "non ingrato servitore". [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Materie miste"].
Fonte o bibliografia Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 90r.
Compilatore Barozzi Elisa
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