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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Ragazzoni [Vittorio], arcivescovo di Zara |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Eccomi pronto a servir Vostra Signoria Reverendissima nelle picciole impositioni |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive a [monsignor] [Vittorio] Ragazzoni [arcivescovo di Zara dal 1604 al 1615], dichiarandosi pronto a servirlo nella piccola incombenza che gli ha affidato prima di partire "di qui" [da Napoli, per tornare a Venezia]. Con modestia, afferma che svolgerà anche gli incarichi più impegnativi, se le sue "povere forze" glielo consentiranno. Querini gli invia quindi quanto richiesto, affermando che le mostre dei velluti sono molto belle, gli epitaffi ingegnosi, e le relazioni "le più ristrette che dar si possino in tempo sì breve d'una città com'è Napoli" [si presume, dunque, che la lettera accompagnasse un invio di tessuti, epitaffi e avvisi di Napoli]. Spera, in questo modo, di aver soddisfatto la curiosità dell'arcivescovo e di avergli dimostrato il proprio affetto. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Essequire"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 86r. |
Compilatore |
Barozzi Elisa - Carminati Clizia |
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