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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Blanco Carlo |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Il dimandar poco non è segno di modestia in chi molto pretende |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive al signor Carlo Blanco in riferimento ad una non meglio precisata incomprensione con il signor N. Caietano [non identificato]. Chi pretende molto, dice Querini, e domanda poco, non dà dimostrazione di modestia, ma piuttosto di vergogna, dovuta alla consapevolezza dei propri demeriti. Se, dunque, il signor Caietano "fu ritroso nella quantità della materia, et modesto nella qualità del dono ricercato", non può essere definito che "savio". Querini afferma però, con forza, di prestare volentieri i suoi servizi a persone meritevoli, ma di non voler avere a che fare con "huomini incogniti, selvaggi, impraticabili, ardui, et di natura stravagante" come il signor Caietano. Si dice certo che Blanco lo possa capire. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Mordaci"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 85v. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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