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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Mancini Tomaso |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
Bologna |
Incipit |
Sperava nel mio ritorno a Napoli d'haver a passar per Bologna |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive al signor Tomaso Mancini [nella lettera con incipit "Io dopo che son partito da Napoli per venirmene al capitolo Generale a Bologna", viene definito segretario del "Legato". Bologna apparteneva allora allo Stato Pontificio: il legato era un funzionario della Legazione di Bologna, rappresentante dell'autorità pontificia e massima autorità cittadina]. Ammette che, nel suo viaggio verso Napoli, vorrebbe passare per Bologna e fargli visita, rammentandogli di essere suo "servitor d'affetto", come gli si era presentato. Non avrà, però, l'occasione di farlo, dal momento che i padri [Crociferi] con cui viaggia, preferiscono fare il viaggio [verso Napoli] per mare, fino ad Ancona. Dicendosi sicurissimo che Mancini saprà scusarlo e che ci saranno altre occasioni per dimostrargli la sua buona volontà, afferma infine che si rivolgerà a lui in caso di bisogno, in virtù della confidenza che li lega. Gli augura buona salute. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Scusarsi"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 80v. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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