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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
[Marzato] [Anselmo], cardinale di Monopoli |
Data |
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Tipo data |
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Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Stia così sicura Vostra Signoria Illustrissima dell'innocenza del Padre N. |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive al cardinale di Monopoli [Anselmo Marzato, 1557-1607]. [In riferimento ad alcune querele scritte, indirizzate al cardinale, su un padre il cui nome è volutamente omesso], afferma che Marzato deve essere certo dell'innocenza del padre come lo è della diligenza di Querini. Querini, infatti, in virtù del suo debito [non meglio specificato] nei confronti del cardinale e per obbedire alle sue richieste, ha compiuto un minuzioso esame [della vicenda in cui è implicato padre N.] e non ha trovato nulla di cui possa essere accusato, né tantomeno sospettato. Tenta poi di dare una spiegazione [alle accuse rivolte a padre N.] e afferma che nei luoghi [come i monasteri] dove si trovano molte persone e molti pareri diversi, è facile che nascano discordie e maldicenze che possono portare a "persecutione" [accanimento nei confronti di un confratello]. Invita dunque il cardinale a deporre ogni sospetto e di farlo prontamente tornare nelle sue grazie. Prega il Signore di colmare il cardinale di ogni felicità. [Anselmo Marzato fu creato cardinale nel 1604: la lettera può dunque essere datata nel torno d'anni tra il 1604 e il 1607, data della morte]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Assicurare"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, cc. 72v-73r. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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