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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Ingegneri Angelo |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
M'è parso sempre conveniente nel modo, c'ho giudicato degne |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive ad Angelo Ingegneri [o Anzolo Inzegneri, poeta, 1550-1613. Fu grande amico di Torquato Tasso e curatore delle sue opere]. Afferma di ritenere degne di essere seguite [per quanto riguarda la lingua letteraria] sia l'Accademia Fiorentina che l'Accademia Senese [si fa riferimento a due correnti sorte nell'ambito della questione della lingua riguardo l'utilizzo del volgare fiorentino o senese come lingua letteraria]. Si scusa dunque di aver usato indifferentemente, nelle sue composizioni, le desinenze proposte da entrambe le accademie, dal momento che entrambe gli sembrano suonare bene ed essere degne di lode. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Render ragioni"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 71v. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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