Mittente Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) Destinatario Coda Pietro
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Messina
Incipit Perché il mio negotio è stato rimesso alla segnatura di gratia, in Roma
Contenuto e note Marcantonio Querini scrive a Pietro Coda. Lo informa che il "negotio" [di Querini, non meglio identificato] è stato rimesso alla "segnatura di grazia" a Roma [uno dei tre organismi giudiziari della Curia romana, la Segnatura di Grazia aveva il compito di esaminare le domande di grazia, cioè le istanze che comportavano una deroga all'applicazione della legge]: non c'è più motivo, dunque, di rivolgersi al duca di Montalto [congetturalmente si fa riferimento a Antonio d'Aragona Moncada, 1587-1631, VII duca di Montalto dal 1610. In precedenza, il ducato era stato retto dalla madre, Maria d'Aragona La Cerda, erede universale di Antonio d'Aragona Cardona, duca di Montalto, che aveva governato in nome del figlio in seguito alla morte del marito, Francesco II Moncada, VI duca di Moltalto, avvenuta nel 1592]. Lo ringrazia per la prontezza e l'affetto che gli ha dimostrato [offrendogli il suo aiuto per portare a buon fine il "negotio" cui si fa riferimento] e afferma di sentirsi obbligato nei suoi confronti. Lo saluta pregando Dio di farlo contento. [Mantenendo come riferimento la reggenza del ducato di Montalto da parte di Antonio d'Aragona Moncada, la lettera può essere ragionevolmente datata tra il 1610, data di investitura di quest'ultimo a duca, e il 1613, data di stampa dell'epistolario di Querini]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Complimenti misti"].
Fonte o bibliografia Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 69r.
Compilatore Barozzi Elisa
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati