Mittente Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) Destinatario Zeno Pietro
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Venezia
Incipit Se può acquistarsi il nome di grato servitore chi effettivamente non serve
Contenuto e note Marcantonio Querini scrive al signor Pietro Zeno, [figlio] del fu signor Marc'Antonio, [gli Zeno sono una delle più antiche famiglie nobili di Venezia]. Si lamenta di non poter pagare il suo "debito", perché Zeno non gliene offre mai occasione. Afferma, infatti, che, se chi non fornisce i suoi servigi per mancanza di occasione può essere comunque considerato un "grato servitore", allora lui, i cui servigi non vengono mai richiesti, può a ragione essere chiamato "gratissimo servitore". Come un servitore che prende confidenza dalla magnanimità del padrone, Querini dichiara di sperare che Zeno non richieda i suoi servigi perché conosce la sua povertà [intesa come mancanza di possibilità], non perché dubiti della sua prontezza nel servirlo. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Ufficiose"].
Fonte o bibliografia Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 59v.
Compilatore Barozzi Elisa
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