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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Brancaccio Francesco |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Ailano |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Il pentimento mi castiga, perch'io son venuto in queste selve |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive a Francesco Brancaccio [autore di un sonetto in lode di Marcantonio, pubblicato in: 'Rime sacre e morali di Fra Marcantonio Querini Crocifero all'Illustrissimo e Reverendissimo Signore, il Signor Cardinal Delfino', Venezia, Barezzi, 1612, p. 16. Non si trovano ulteriori informazioni sul personaggio, ma i Brancaccio erano una delle più importanti famiglie della nobiltà napoletana]. Si dice pentito di essere venuto "in queste selve horride, et spaventose" [ad Ailano, località a circa 80 chilometri da Napoli, oggi in provincia di Caserta] per riposarsi. Chiede, dunque, a Brancaccio che, da buon amico, gli invii non consigli [come sembra aver fatto per lettera], ma una carrozza o un "buon corridore" [un cavallo veloce] che lo riconducano a Napoli. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Dimandare"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 51r. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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