Mittente Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) Destinatario Lippomano Pietro
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Venezia
Incipit Vengo a visitar Vostra Signoria Clarissima dopo un lungo silentio
Contenuto e note Marcantonio Querini scrive a Pietro Lippomano [non si trovano ulteriori informazioni sul personaggio, ma i Lippomano erano una famiglia aristocratica di Venezia], dopo lungo silenzio, per controbattere alle falsità dette sul suo conto da "l'amico dal Flauto" [si riferisce probabilmente al membro di una non meglio identificata accademia utilizzando un soprannome]. Si dice certo, da quanto conosce Lippomano, che egli non abbia creduto a questa "falsa opinione" sul suo conto, ma, se così non fosse, Querini è pronto ad appellarsi alla "Crusca moderna" [Accademia della Crusca, fondata a Firenze, da Leonardo Salviati, nel 1582, con lo scopo di separare la buona lingua, cioè il fiorentino, dalla "crusca"]. Il signor Rinaldo, "Bidello dell'Academia", ha detto che "li Sindici volsero farla alla Romana", parlando male di chi per primo abbandona la compagnia [l'accademia]. Avvisa infine Lippomano di non compiere contro di lui "operatione ad inimico" [di non voltargli le spalle, parlando male di lui], ma di comportarsi da amico e difenderlo. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Scherzare"].
Fonte o bibliografia Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 48v.
Compilatore Barozzi Elisa
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati