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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Ascarelli Adriano, padre priore di Venezia |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Dovrei tacere per non arrossire; ma ricordandomi, che epistola non erubescit |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive a padre Adriano Ascarelli, priore [del monastero dei Crociferi] a Venezia [fu padre generale dell'ordine dei Crociferi e stabilì diversi decreti per la congregazione, come si ricava da 'Decreti da osservarsi dalli RR. PP. Crociferi [...]. Sopra la confirmatione, dichiaratione, & moderatione d'alcuni d'essi, fatti nel capitolo precedente, & d'altri ordinati dal M. R. P. Adriano Ascarelli già generale [...], Bologna, 1602]. Pur sapendo che "epistola non erubescit" [una lettera non può arrossire], fatica a scrivergli e a mostrare la sua riconoscenza per i numerosi gesti di cortesia che vede compiuti nei suoi confronti, e che è sicuro di non meritare. Garantisce, infine, di essergli debitore e di riconoscerlo come protettore. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Complimenti"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 46r. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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