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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Contarini Giovan Battista |
Data |
1605 |
Tipo data |
Congetturale |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Quella certezza, ch'io tenni sempre dell'affettione di Vostra Signoria Illustrissima |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive a Giovan Battista Contarini [non si trovano ulteriori informazioni sul personaggio, ma i Contarini sono una delle "famiglie apostoliche" di Venezia, comprese tra le cosiddette "case vecchie", cioè tra quelle famiglie che includono nel loro albero genealogico personaggi che hanno partecipato alla fondazione della città]. Lo ringrazia per l'affetto che gli dimostra in occasione della morte del padre [Vincenzo Querini, nato nel 1558, nominato esecutore al taglio della Brenta, morì nel 1605, poco prima dell'esecuzione dei lavori]. Accetta volentieri le "cortesi offerte" di Contarini e si dichiara ancora una volta suo "non ingrato servitore". [La lettera è databile al 1605, anno della morte di Vincenzo Querini]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Complimenti"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 45r. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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