Mittente Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) Destinatario Catena Nicolò, padre
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Venezia
Incipit Certo bisognarà metter mano all'armi dopo haver fulminate le disfide
Contenuto e note Marcantonio Querini scrive a padre Nicolò Catena [confratello di Querini, ha composto due sonetti in sua lode, pubblicati in: 'Rime sacre e morali di Fra Marcantonio Querini Crocifero all'Illustrissimo e Reverendissimo Signore, il Signor Cardinal Delfino', Venezia, Barezzi, 1612, p. 12-13]. Si lamenta perché già da tre mesi non riceve sue lettere e afferma, usando una metafora, che, dopo aver provocato il duello, è giunto, per padre Nicolò, il momento di mettere mano alle armi [dopo aver promesso di scrivere spesso, è il momento di inviare le lettere]. Spera che il suo inaspettato silenzio non lo costringa a sospettarlo di negligenza, atteggiamento disdicevole per chi dichiara di essere un buon amico. Lo prega, dunque, di essere meno pigro e più sollecito. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Ricercar lettere"].
Fonte o bibliografia Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, cc. 40v-41r.
Compilatore Barozzi Elisa
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