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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Catena Giovan Giacomo, padre generale dei Crociferi |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Rendo mille gratie a Vostra Paternità Reverendissima, che con favorirmi della licenza |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive al padre generale dei Crociferi, padre Giovan Giacomo Catena, per ringraziarlo di avergli concesso licenza per [pronunciare? pubblicare?] "conclusioni": in questo modo gli ha dato occasione di onorare, con tutte le forze che ha a disposizione, "la sua venuta" [probabilmente si riferisce a una visita a Napoli del padre generale]. Dichiara che si adopererà a fare in modo che il padre generale resti soddisfatto della sua buona volontà e che la "città" [Napoli] sia consapevole degli obblighi che lo legano a lui. [Nella lettera con incipit "Nella Academia de gli Intenti qui di Pavia della quale io pur son membro", Querini chiede a padre maestro Teodosio Gussoni, allora padre generale, la licenza per pubblicare un suo testo poetico e spiega che tale concessione spettava, appunto, solo al padre generale dell'ordine]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Ringratiare"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, cc. 39r-39v. |
Compilatore |
Barozzi Elisa - Carminati Clizia |
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