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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Zeno Paolo, priore di Napoli |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Marinella |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Vengano pur' a marinarsi quegli altri due pesci freschi |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive a padre Paolo Zeno, priore [del monastero dei Crociferi] di Napoli [non si trovano ulteriori informazioni sul personaggio. Al priore compete la responsabilità e il governo delle questioni più concrete e quotidiane legate alla vita del monastero] in riferimento al suo soggiorno a Marinella [località, non meglio identificata, nei pressi di Napoli]. Usando metafore relative alla pesca, afferma di attendere l'arrivo di "due pesci freschi", frate Adriano e frate Alessandro che vengono a "marinarsi" a Marinella e sostiene di stare così bene a Marinella, che non crede di correre il rischio di diventare acido. Lamenta, però, che a Marinella non ha trovato l'abbondanza di cibo, né di caccia, che gli avevano promesso, quindi non può fare nessuna indigestione. [Probabilmente Querini sta trascorrendo un periodo di riposo a Marinella: nella lettera con incipit “Buon giorno a Napoli, non spero di ritornarmene così presto al monasterio”, infatti, parla di una “tregua”, trascorsa, appunto a Marinella e del suo ritorno al monastero]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Scherzare"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 37v. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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