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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Domizio |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
L'intelletto nostro quanto alle opinioni diverse, ch'egli può havere |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive al signor Domizio [il cognome e il luogo di arrivo della lettera sono volutamente omessi] per riprendere il suo comportamento. Querini paragona l'intelletto umano, con le sue diverse opinioni, allo stomaco: come lo stomaco sofferente "converte ogni buon cibo in cattivo humore", così l'intelletto maldisposto può trasformare le buone dottrine in idee errate. Non si stupisce, dunque, che il signor Domizio, che ha un'opinione sbagliata su di lui, abbia dato alle sue lettere un significato diverso da quello che hanno in realtà. Anche le cose buone, dice Querini, se usate male, producono cattivi effetti, tranne la virtù. Termina dicendo che il comportamento tenuto [da Domizio] non è degno di una persona ricca di virtù, come crede egli sia. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Riprendere"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 36v. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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