Mittente Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) Destinatario [Pappacoda] [Gisulfo], marchese di Capurso
Data Tipo data
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Napoli
Incipit Con quella diligenza, ch'è propria del mio debito diedi recapito alle lettere
Contenuto e note Marcantonio Querini scrive al marchese di Capurso [Gisulfo Pappacoda, secondo marchese di Capurso, restò in carica fino alla morte, nel luglio del 1607]. Gli assicura di aver recapitato, con tutta la diligenza che gli è propria, le lettere che gli aveva affidato e di aver parlato personalmente con [Cesare] Facchinetti, [primo] marchese [di Vianino; non si conosce la data di nascita, ma morì nel 1606] dell'argomento stabilito. Promette che, al ritorno "per di qua" [a Roma], porterà a termine il compito già iniziato [non meglio specificato]. In questo modo spera di ottenere dal marchese quella benevolenza che crede di meritare dopo aver eseguito quanto richiesto. [La lettera è da considerarsi composta prima del 1606, data di morte del marchese Cesare Facchinetti]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Avisare"].
Fonte o bibliografia Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 34v.
Compilatore Barozzi Elisa
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati