Mittente Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) Destinatario Rossi Ippolito, frate
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Venezia
Incipit In un punto ricevo due vostre lettere, l'una in risposta della mia
Contenuto e note Marcantonio Querini scrive a frate Ippolito Rossi [personaggio cui Querini indirizza altre lettere] affermando di aver ricevuto due sue lettere nello stesso momento: la prima come risposta alla lettera di Querini del 4 agosto, l'altra "curiosa d'intender le cose del mondo". Poiché non ha nulla da replicare alla prima, risponde in particolare alla seconda, nella quale ha notato una qualche gelosia nei confronti di alcuni amici [si fa riferimento, come si comprende dal seguito della presente, al riconoscimento ottenuto, secondo frate Ippolito, ingiustamente da alcuni confratelli, soggetti in precedenza a numerose critiche]. Per consolarlo, Querini ragiona sul fatto che le cose del mondo e quelle del cielo sono soggette a continuo mutamento, con una sola differenza: il mondo gira senza ordine, mentre il cielo gira regolatamente. Gli umori delle persone nascono dunque dalla "mutabilità della Fortuna" e, per questo, l'amico può diventare nemico, il superiore suddito, l'umile superbo, il modesto sfrontato. Se dunque frate Ippolito vede qualcuno che, dopo essere stato a lungo perseguitato da malelingue, ottiene finalmente il riconoscimento dei superiori per aver sopportato pazientemente le ingiurie, questo dipende dalla mutevolezza della sorte e dall'incostanza degli uomini. Per quanto ne sa Querini, gli amici non restano atterriti da eventi simili. Se qualcuno borbottasse e si lamentasse, potrebbe forse ingannare le persone semplici, ma non certo turbare i sapienti. Gli chiede, infine, di continuare ad osservare come vanno le cose, mentre lui si comporterà in modo molto cauto per non "dar in zara" [espressione del veneziano che significa "dare in mal punto", "incorrer male"]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Discorrere"].
Fonte o bibliografia Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, cc. 33v-34r.
Compilatore Barozzi Elisa - Carminati Clizia
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