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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Amulio Angelo (Angiolo), padre |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Che Vostra Paternità molto Reverenda non sia vero Angiolo |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive a padre Angelo (Angiolo) Amulio [personaggio cui Querini scrive alcune altre lettere] affermando, con tono scherzoso, che egli non è un vero "Angiolo", dal momento che le sue lettere sono piene di bugie. Egli, infatti, ha lodato, con straordinaria parzialità, le "composizioni" che Querini gli ha inviato [congetturalmente si fa riferimento alle composizioni contenute in 'Rime del sig. Sebastiano Querini. Parte prima. Al clariss. sig. Agostino Dolce residente per la Sereniss. Republica di Venetia in Napoli', pubblicata a Napoli, per l'editore Sottile, nel 1606. Querini si chiamava, al secolo, Sebastiano, nome mutato in Marcantonio al momento dell'ingresso nell'ordine dei Crociferi: per questo alcune delle sue opere appaiono sotto il nome di Sebastiano], dimostrandosi interessato alla sua gloria "fuori di misura". Conclude affermando di perdonare questo comportamento, considerandolo "eccesso d'amore". [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Scherzare"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 33r. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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