Mittente Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) Destinatario Toscano Giulio
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Caserta
Incipit Vostra Signoria ha vestito giganti con vesti pigmaiche, mentre sì brevemente
Contenuto e note Marcantonio Querini scrive a Giulio Toscano, lodando un suo [non meglio specificato] componimento. Toscano ha compiuto una vera impresa, riuscendo a trattare in breve un argomento molto ampio, come chi veste giganti con abiti da pigmei. Ne loda le "metafore stravaganti", paragonandolo a Pindaro, imitato nelle liriche da Gabriello Chiabrera. "Sapienti pauca" [a chi è sapiente, bastano poche parole]. Chiede poi, in toni confidenziali ed enigmatici, a Toscano di riferire al "nostro" Pasquino [non si trovano ulteriori informazioni sul personaggio, probabilmente un amico comune], che, se vuole recarsi a Roma, dovrà farlo con maggiore attenzione, conservando "il poco naso che gli è rimasto dopo l'assalto delle zenzale". Scherzando gli dice poi che a Roma lo attende Morforio [o Marforio, scultura marmorea di epoca romana raffigurante probabilmente il dio Nettuno, restaurata nel 1594 con la parziale ricostruzione del viso, del piede e della mano sinistra]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Lodare"].
Fonte o bibliografia Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 29r.
Compilatore Barozzi Elisa
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