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Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Di Costanzo Flaminio |
Data |
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Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Pietrabianca (Pietra Bianca) |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Io scrissi, et scrissi il vero, che la prima lettera di Vostra Signoria cominciava da scherzo |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive a Flaminio Di Costanzo, ragionando sull'arte di comporre lettere e affermando che, con la lettera che gli ha precedentemente inviato, ha dimostrato voglia di scherzare. Quando Di Costanzo, infatti, afferma che la lettera termina con la sottoscrizione [cioè con la firma di chi scrive], dice il vero solo se si riferisce all'atto dello scrivere; se invece si riferisce all'atto della lettura, "ogni buon Segretario, et ogni galant'huomo le darà torto, infino gl'Hebrei", perché il nome del mittente va letto prima del testo e dunque non ne costituisce l'ultimo atto. Dunque, ha ragione Querini affermando che, quando Di Costanzo ha sottoscritto la lettera, ha voluto solamente scherzare. [La lettera è inviata da Pietrabianca (Pietra Bianca), località a pochi chilometri da Napoli, alle pendici del Vesuvio, in cui si trovavano numerose dimore di famiglie aristocratiche napoletane, oggi in località Portici]. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Scherzare"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 28v. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
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