Mittente Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) Destinatario Maggio Giacomo
Data Tipo data Assente
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Cremona
Incipit Dicesi per antico proverbio, che la fame caccia il lupo dal bosco
Contenuto e note Marcantonio Querini scrive a Giacomo Maggio, per pregarlo di perdonare il signor Domenico Berba. Come dice un antico proverbio, la fame caccia il lupo dal bosco: così il signor Berba non si è curato delle minacce e delle proteste del signor Maggio perché non aveva, e non ha tuttora,"bisogno del suo pane" [del suo aiuto]. Ricorda anche che il signor Berba si è sempre comportato come colui che costruisce l'argine solo dopo che il fiume ha inondato il campo [cioè, si rende conto troppo tardi dei pericoli] e, per questo, il signor Maggio dovrebbe avere nei suoi confronti un comportamento benigno. Gli chiede poi di mostrare compassione, se non di Berba in persona, almeno dei suoi figli, che sono orfani di madre e meritano aiuto. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Pregare"].
Fonte o bibliografia Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 22r.
Compilatore Barozzi Elisa
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