|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Querini (Quirini) Marcantonio (Sebastiano) |
Destinatario |
Collini Serafino, Padre |
Data |
|
Tipo data |
Assente |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
Mantova |
Incipit |
In effetto i belli ingegni facilmente si conoscono; perché non ponno star otiosi |
Contenuto e note |
Marcantonio Querini scrive a padre Serafino Collini, dicendo che le persone di ingegno, come lui, si riconoscono, perché non possono restare oziose: egli, infatti, è nato per arrivare alla gloria: "trova negotio nell'otio, et nelle fatiche riposo". Se solo potesse, Querini gli conferirebbe tutti i maggiori premi di cui lo ritiene degno. Dice poi di aver molto apprezzato "il bel parto delle sue poesie" [non meglio identificate] ed è certo che apprezzerà allo stesso modo la parte [di componimenti] che sta preparando. Se il talento di Querini non fosse di così basso prezzo, come invece è [considerazione dello stesso Querini], vorrebbe usarlo al servizio di padre Serafino e aggiungere anche un paio di suoi sonetti agli altri che sono stati scritti in sua lode. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Lodare"]. |
Fonte o bibliografia |
Marcantonio Querini, Lettere, Venezia, Barezzo Barezzi, 1613, c. 20r. |
Compilatore |
Barozzi Elisa |
|
 vai al documento
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|